I benefici e l’importanza della lettura condivisa.
Lettura condivisa nei bambini: le caratteristiche fondamentali per renderla più efficace.
Da una recente indagine effettuata da psicologi e pediatri americani, è emerso che la visione di programmi televisivi (o simili) nei bambini di età inferiore a 2 anni, con effetto prolungato, potrebbe essere associato, in futuro, ad un minore sviluppo linguistico e cognitivo.
Pertanto, viene sconsigliata negli infanti la visione di tv o altri media simili (Pc/Tablet), e inoltre c’è il rischio che i genitori vengano fuorviati dalla pubblicità di prodotti commerciali senza alcun fondamento scientifico, di cui si sostiene possano ridurre la capacità di favorire l’intelligenza e l’apprendimento anche nei più piccoli. Questo perché i bambini tendono ad imitare quello che vedono, con una conseguenza di minor sviluppo dell’attenzione e rendimento scolastico.
Secondo la professoressa di Psicologia, Lynne Murray, la lettura condivisa sarebbe una valida alternativa alla TV, per apprendere il significato delle parole, leggendo a voce alta.
Nel manuale “le prime relazioni del bambino”, già presentato in questo Post, sono emersi i benefici comprovati della lettura condivisa nei bambini di età compresa fra i 9 mesi e i 2 anni. Un’opportunità, per cui i bambini che leggono spesso insieme ai genitori, tendono ad avere migliori abilità di letto-scrittura, con il cosidetto approccio “dialogico”, e ottenere così un miglioramento significativo, di prestare attenzione e concentrarsi.
Tuttavia la lettura condivisa con il genitore è anche un’esperienza, un’occasione e un momento speciale per stare insieme e condividere calore e affetto. Leggendo regolarmente si osserva a cosa il bambino sia più interessato e cosa desideri fare, si acquisisce una maggiore sensibilità del suo modo di reagire. Quanto prima si crea la consuetudine della lettura condivisa, tanto più spesso, in futuro, la richiesta di leggere insieme partirà dal bambino.
La familiarità con determinati libri e immagini particolari, è associata ad una partecipazione attiva del bambino, che si esercita nelle consuetudini, e se queste esperienze sono positive, il bambino tenderà a ripeterle anche con altre persone e da solo, creando così una solida base per le successive abilità di lettura e scrittura.
Un momento utile di coinvolgimento emotivo e un’opportunità straordinaria per coltivare insieme l’immaginazione del bambino, soprattutto quando diventa capace di pensare a cose che non sono fisicamente presenti e quindi chiede spiegazioni.
In conclusione, affinché il bambino possa esprimere al meglio la sua naturale abilità, è fondamentale la relazione sociale, tra cui appunto la lettura condivisa.